Uso tantissimo gli oli essenziali, li inserisco nelle ricette per i fanghi anticellulite e anche nelle candele in cera di soia, e mi sono chiesta se c’era qualche metodo facile per gli oli essenziali fai da te. Dalle ricerche che ho fatto la risposta è risultata positiva, anche se non sono veri e propri oli essenziali ma oleoliti.

Che cosa sono gli oleoliti

Gli oleoliti si ottengono per macerazione e non per distillazione, come invece avviene per gli oli essenziali. Per creare gli oleoliti si possono scegliere fiori, foglie, radici, frutti o semi nel loro periodo balsamico, cioè quando hanno la massima concentrazione di principi attivi, e semplicemente macerarli in olio. Si possono poi usare per i massaggi, per arricchire le creme per il viso e il corpo e anche per trattare punture di insetto, dermatiti e arrossamenti. Tutto dipende da quali piante e da quale olio si sceglie.

Chi ha scoperto per primo questo metodo è un mistero, ma sappiamo che era già praticato dalle antiche civiltà, come Egizi, Greci e Romani, per fini terapeutici e di bellezza. Questa tecnica per ottenere oleoliti ha una storia lunga almeno quattro mila anni!

come fare gli oli essenziali

Olio essenziale fai da te

Gli oli essenziali sono sostanze aromatiche e volatili che si estraggono dalle piante mediante diversi metodi. Per fare gli oli essenziali in casa, si possono usare tre tecniche principali:

  • la distillazione in corrente di vapore
  • la spremitura
  • la macerazione in olio vegetale

Distillazione

La distillazione è il metodo più comune per ottenere oli essenziali da una vasta gamma di piante, incluse erbe aromatiche (come lavanda, rosmarino e menta), fiori (come rosa e camomilla), foglie (come eucalipto), radici (come zenzero) e legni (come sandalo). 

Questo processo utilizza il calore per trasformare l’acqua in vapore, che attraversa il materiale vegetale e libera le sostanze aromatiche. Il vapore carico di oli essenziali viene poi raffreddato in un condensatore, separando l’olio dall’acqua. La distillazione consente di estrarre oli puri, concentrati e ricchi di principi attivi, ideali per l’aromaterapia, la cosmetica e l’uso terapeutico.

Spremitura

Gli oli essenziali ottenuti per spremitura, o estrazione a freddo, derivano principalmente dagli agrumi, come arance, limoni, lime, mandarini, pompelmi e bergamotti. Questo metodo sfrutta la pressione meccanica per estrarre l’olio direttamente dalle bucce o dalla parte esterna del frutto, dove si trovano le ghiandole che contengono l’essenza. 

A differenza di altre tecniche come la distillazione, la spremitura non richiede calore, permettendo di preservare al meglio il profumo fresco e le proprietà naturali dell’olio. È un processo semplice e sostenibile, ideale per ottenere oli puri e di alta qualità, ampiamente utilizzati in aromaterapia, cosmetica e profumeria.

Macerazione

La macerazione, anche conosciuta come enfleurage, è una tecnica utilizzata per ottenere oli essenziali da piante particolarmente delicate, come alcuni fiori (ad esempio gelsomino e tuberosa), che non tollerano bene il calore della distillazione. 

In questo processo, i petali o le parti della pianta vengono immersi in un olio vegetale o in un grasso neutro, che assorbe gradualmente le sostanze aromatiche. Dopo un periodo di tempo, il grasso viene filtrato per separarlo dal materiale vegetale e l’olio essenziale viene estratto tramite un processo di lavaggio con alcol. Questo metodo consente di preservare le note aromatiche più sottili, rendendo questi oli particolarmente pregiati per profumeria e cosmetica di lusso.

Come scegliere l’olio di base

Gli oli disponibili in commercio sono davvero numerosi, ciascuno con proprietà e caratteristiche specifiche. La scelta dell’olio più adatto dipende dall’uso finale che intendi farne. Ad esempio, se desideri un olio nutriente da applicare dopo la doccia, puoi optare per oli leggeri e facilmente assorbibili, come l’olio di germe di grano, l’olio di mandorle dolci o l’olio di argan, che lasciano la pelle morbida senza ungerla eccessivamente.  

Se invece cerchi un olio base per creare una fragranza delicata da usare come profumo, scegli oli con un odore neutro o molto tenue, come l’olio di riso, che non sovrasta le note aromatiche delle essenze o delle piante che aggiungerai.  

Quando prepari oleoliti fatti in casa, è importante considerare che il risultato avrà una profumazione più leggera rispetto agli oli essenziali puri acquistati in erboristeria. Per questo, è fondamentale utilizzare un olio base che non interferisca con l’aroma della pianta o del fiore scelto. Ad esempio, sebbene l’olio di oliva sia molto comune nella preparazione di oleoliti, può non essere ideale a causa del suo odore intenso, che rischia di alterare la fragranza finale.  

Ecco alcune opzioni di oli base adatti per la preparazione di oleoliti:  

  • Olio di mandorle dolci: leggero e versatile, adatto a molti utilizzi.  
  • Olio di germe di grano: ricco di vitamina E, perfetto per nutrire la pelle.  
  • Olio di jojoba: dalla texture setosa e stabile, ideale anche per pelli delicate.  
  • Olio di avocado: nutriente e adatto per pelli secche o mature.  
  • Olio di riso: neutro e leggero, perfetto per miscele profumate.  
  • Olio di argan: noto per le sue proprietà idratanti e rigeneranti.  

Per conservare al meglio gli oleoliti o gli oli essenziali fatti in casa, trasferiscili in bottiglie di vetro scuro con tappo contagocce, che protegge il contenuto dalla luce e ne facilita l’uso. Questi oli hanno una durata di circa sei mesi, dopodiché potrebbero perdere parte delle loro proprietà o alterarsi. Conservali in un luogo fresco e asciutto per garantirne la qualità più a lungo.

oli essenziali fai da te senza distillazione

Come procurarsi i fiori e le piante per gli oli essenziali

Se hai un giardino o un piccolo orto sei senz’altro avvantaggiata, avrai tante piante fra cui scegliere. I fiori possono essere utilizzati anche solo come fragranza, ma ogni pianta e ogni fiore ha le sue proprietà benefiche.

Ci sono molti libri che spiegano quali benefici si possono ottenere dagli oli essenziali, i migliori sono

La mia bibbia degli oli essenziali. La guida più completa all’aromaterapia di Danièle Festy, una farmacista di origini francesi.

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Psicoaromaterapia. Viaggio alla scoperta di sé con gli oli essenziali di Sandra Perini.

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Quando raccogliere le piante per l’olio essenziale

Ci sono momenti migliori di altri per raccogliere le piante e i fiori freschi per gli oleoliti. I fiori e le piante andranno raccolti la mattina molto presto, quando ancora non sono riaperti del tutto, durante la notte infatti tendono a chiudersi un po’.

Tra l’altro, raccogliere le piante e i fiori al mattino presto può essere considerato una forma di meditazione attiva.

Una volta raccolte, andranno poi lavate in acqua corrente ed asciugate molto delicatamente, possibilmente con un panno carta; un foglio di carta da cucina andrà benissimo.

Se non hai piante e fiori e non vuoi rubarli dal giardino del vicino, puoi senz’altro recarti da un fioraio e scegliere dei fiori ancora non al massimo della fioritura, quelli in piena fioritura rilasceranno meno profumo.

Le piante come rosmarino, timo, menta ecc. puoi acquistarli nei supermercati o meglio, negozi biologici, avrai così la certezza che non sono trattati. Oppure puoi anche crearti un orto verticale dove metterai le piantine che preferisci che potrai anche utilizzare in cucina per le tue ricette.

come fare gli oli essenziali in casa

Come fare gli oli essenziali in casa

I metodi per fare gli oli essenziali in casa sono due: il metodo a freddo e quello a caldo. Non c’è un metodo migliore di un altro, provali tutti e due così potrai scegliere quello che preferisci.

Olio essenziale fai da te metodo a freddo

Per il metodo a freddo servono:

  • 250 gr. di olio (una tazza)
  • petali di fiori o piante aromatiche (circa 4/5 tazze)
  • un piccolo sacchetto di plastica per alimenti
  • un vaso o un barattolo abbastanza grande con tappo che chiuda bene
  • una garza alimentare, quelle che si usano per filtrare il formaggio andranno benissimo
  • una bottiglietta, possibilmente in vetro scuro con il contagocce dove custodire l’olio essenziale

Procedimento:

  1. L’olio andrà nel barattolo che dovrà essere riempito al massimo per ¾ della sua capienza, meglio ancora se solo fino a metà.
  2. Metti nel sacchetto 250 gr. di petali di fiori o erbe – puoi anche creare combinazioni di fiori o piante – e schiacciali con un pestello o un mattarello, questa operazione serve per far uscire l’essenza.
  3. Immediatamente dopo metti tutto il contenuto del sacchetto nel barattolo con l’olio, chiudi bene e lascia riposare per 48 ore in un luogo non freddo e che non venga colpito direttamente dai raggi solari.
  4. Passate le 48 ore filtra tutto con una garza.
  5. Ripeti il punto 2 finchè non avrai ottenuto l’intensità di profumo desiderata
  6. Quando avrai raggiunto l’intensità giusta, filtra tutto nella bottiglia con il contagocce che dovrà chiudersi molto bene per non disperdere il profumo.
oli essenziali diy

Olio essenziale fai da te metodo a caldo

Per il metodo a caldo scegli una giornata in cui non hai impegni, serviranno ben 6 ore di cottura a fuoco molto basso e dovrai andare a controllare spesso che tutto vada bene. Ti consiglio di usare un timer.

Per il metodo a caldo ti serviranno:

  • 250 gr dell’olio preferito
  • 250 gr di fiori o erbe
  • una bottiglia in vetro scuro con contagocce
  • una garza per alimenti

La cottura dovrà essere fatta a bagnomaria, i pentolini per bagnomaria che si usano per fare i dolci andranno benissimo.

Metti tutto insieme nel pentolino e lascia cuocere per 6 ore, controllando ogni tanto il livello dell’acqua. Quando l’acqua nel pentolino diminuisce a causa dell’evaporazione, aggiungi altra acqua bollente. Evita di utilizzare acqua fredda, poiché abbasserebbe la temperatura, interrompendo il mantenimento di un calore costante.

Passate le 6 ore, lascia riposare e raffreddare l’oleolito, poi filtralo nella bottiglietta che avrai scelto per conservarlo.

Oli essenziali fai da te: come conservarli e quanto durano

Gli oli essenziali e gli oleoliti fatti in casa hanno una durata di circa sei mesi. Superato questo periodo, noterai che l’olio potrebbe sviluppare un odore rancido, segno che non è più adatto all’uso. Per garantire una conservazione ottimale, riponili in bottiglie di vetro scuro con tappo ben chiuso, lontano da fonti di luce e calore.

Preparare oleoliti e oli essenziali in casa è un’attività creativa e soddisfacente, che ti permette di personalizzare i tuoi prodotti in base alle tue esigenze e preferenze. Seguendo questi semplici passaggi, potrai ottenere oli aromatici e funzionali, ideali per la cura del corpo, la creazione di cosmetici naturali o semplicemente per arricchire il tuo ambiente con note profumate uniche.

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