Trasforma la tua visione in realtà con la tecnica del reframing “come se”.
Il reframing è una tecnica di crescita personale che consiste nel cambiare prospettiva su una situazione per attribuirle un significato più positivo e utile. È una strategia molto efficace per migliorare il proprio stato d’animo, la propria autostima e la propria resilienza
La tecnica di reframing del “come se” sfrutta il potere dell’immaginazione, della visualizzazione e dell’azione.
Il reframing è una tecnica utilizzata nella legge di attrazione, in PNL e anche in psicologia dove viene più comunemente chiamata la profezia che si auto avvera.
Come funziona il reframing
Puoi sentire parlare di reframing (tradotto: ristrutturazione o riformulazione) nella PNL o nelle tecniche di problem solving strategico di Giorgio Nardone e Paul Watzlawick ma, per essere più comprensivi possibile, si tratta di agire come se fossi. Un po’ come quando da piccoli si giocava al “facciamo che io ero…” e ci immaginavamo eroi, principesse e guerrieri.
Ma l’immaginazione non è utile sono per giocare o per creare opere artistiche, è uno strumento potente che può aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi. La tecnica di reframing del “come se” sfrutta proprio questo potere per proiettarci in una realtà immaginaria in cui abbiamo già raggiunto il successo desiderato.
Questo non significa che basta il pensiero per ottenere i risultati desiderati, anzi, tutt’altro.
Visualizzare il successo non è una semplice illusione. È un primo passo consapevole che richiede di riconoscere gli ostacoli da superare e di intraprendere azioni concrete per modificarli. Agire “come se” significa:
- Avere una mentalità positiva: Credere nelle proprie capacità è fondamentale per affrontare le sfide con fiducia e perseveranza.
- Sviluppare nuove abitudini: Adottare comportamenti coerenti con i propri obiettivi facilita il processo di cambiamento.
- Prendere decisioni coraggiose: Uscire dalla propria zona di comfort e assumersi dei rischi è fondamentale per crescere e realizzare i propri sogni.
- Aumentare la motivazione: Immaginare il successo alimenta la propria determinazione e fornisce la forza per superare le difficoltà.
Che persona credi di essere e che tipo di persona vuoi essere?
Queste sono le domande da farsi per diventare la versione migliore di te stessa. Immaginare, visualizzare e agire come se fossi già la persona che vuoi diventare non significa essere finti. Agire con l’energia della persona che vuoi diventare, è un metodo efficace che ti permette di eliminare schemi mentali e comportamenti auto sabotanti.
La realtà che ci circonda è uno specchio, ci rimanda quello che pensiamo ma soprattutto, quello che crediamo. Per cambiare una realtà insoddisfacente, agire come se fossi già la persona di successo che vorresti diventare ti porterà a modificare il portamento, a reagire alle difficoltà in modo diverso, ad avere un energia nuova e più positiva e, di conseguenza, modifica la percezione che gli altri hanno di te. Il cambiamento non ha quindi un effetto positivo solo su te stessa, ma anche nell’ambiente intorno a te, nella qualità delle relazioni personali, di lavoro e in famiglia.
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose” diceva Einstein, quindi se vuoi cambiare qualcosa, devi reagire e comportarti in modo diverso dal solito. Non si diventa la persona che vorresti da un giorno all’altro, per cambiare serve il tempo necessario per far sì che le nuove abitudini, il nuovo modo di agire, il nuovo modo di pensare diventino un abitudine.
Lavorando con delle liste come ad esempio i buoni propositi per l’anno nuovo, puoi scoprire quali sono i punti deboli e quali le credenze limitanti; ma è davanti alle difficoltà che si ha l’occasione migliore per mettere in atto il reframing.
Come reagire davanti alle difficoltà?
I periodi difficili capitano, pensare che vada sempre tutto bene e il “vissero felici e contenti” non è reale. E noioso aggiungerei. Non che mi piacciano le difficoltà, ma se si prendono come occasioni per fare un balzo in avanti e migliorarsi sono sicuramente utili. I momenti di crisi servono proprio a questo. Una buona domanda da farsi è:
“La persona che vorrei essere, come reagirebbe davanti a questa situazione?”
In un momento difficile, uno dei tanti periodi di svolta, in cui la decisione che prenderai determinerà il percorso futuro, fermati e pensa a come affrontare la situazione per risolverla in modo più efficace. Come reagirebbe la versione migliore di te stessa? Cosa direbbe? Che cosa farebbe?
Prova a vederti come il personaggio di un film. In un film non può andare sempre tutto bene, i problemi fanno parte della trama e senza sarebbe poco interessante. Cosa farebbe il tuo personaggio per risolvere la situazione?
Distaccarsi emotivamente dai problemi è più facile a dirsi che a farsi, ma utilizzare il metodo come se fossi cambia molto il punto di vista rendendo più chiaro sia il percorso che ti ha portato fin lì che la soluzione più vantaggiosa per te.
Il principio 90/10 di Stephen Covey
Stephen Covey, l’autore di Le 7 regole per avere successo, è l’ideatore del principio 90/10 cioè:
La vita è il 10 % di ciò che ci accade, il 90% come scegliamo di reagire
Siamo noi a determinare l’esito grazie (o a causa) delle nostre reazioni. In sintesi: il 10% è rappresentato dalla situazione su cui non possiamo intervenire, il 90% è la nostra zona di potere, quella cioè su cui possiamo agire. Se ci lasciamo sopraffare, se ci permettiamo di agire come facciamo di solito, si otterranno sempre i soliti risultati. Si è dentro ad un loop e non c’è scampo. Tornando ad Einstein, sarebbe da pazzi agire nello stesso modo e sperare in un risultato diverso.
Cambiando modo di reagire, cioè intervenendo “come se fossi” su quel 90%, cambieranno anche i risultati.
Nei periodi bui puoi scegliere se farti travolgere come hai fatto fin ora o utilizzare il reframing, il come se fossi, come spinta per diventare una persona nuova.
Se usi la visualizzazione, le liste o la vision board e hai fiducia in quello che vuoi diventare o sull’obiettivo da raggiungere, inevitabilmente andrai in quella direzione. E’ normale non avere le idee chiare subito, ma sapere cosa non vuoi più e cosa non ti rende felice è già un primo passo; nel tempo diventerai sempre più brava a capire cosa fare e cosa non fare più. Spesso alla base di delusioni e situazioni che portano a sofferenza, c’è una stima di sé, delle proprie capacità e valore piuttosto bassa.
L’autostima è un muscolo e come un muscolo va allenato tutti i giorni, il metodo del “come se fossi” è ottimo per diventare la versione migliore di te stessa.